Tecnica Bidimensionale

Tecnica Bidimensionale

INTRODUZIONE


La Tecnica Bidimensionale è una tecnica edgewise in cui tutti gli spostamenti, incluso la chiusura degli spazi, vengono eseguiti per mezzo di meccaniche scorrevoli. Ciò elimina l’uso dei classici fili con anse, riducendo la necessità di modellare il filo e quindi il tempo alla poltrona.
Un secondo aspetto è l’abilità di controllare l’ancoraggio degli incisivi inferiori, sia bilateralmente che monolateralmente. Ciò significa che la posizione degli incisivi può essere mantenuta durante la chiusura
degli spazi, riducendo la possibilità di una “sovraretrazione”. E’ possibile inoltre attuare una chiusura asimmetrica di spazi, senza alterare in maniera significativa la linea mediana.

APPARECCHIATURE:


Arcata mascellare:

  • Incisivi: Brackets preangolari e pretorchiati 0.018×0.025 (formula Roth) con slot verticale
  • Canini: Brackets preangolari (7°) 0.022×0.028 con slot verticale e uncino distale
  • Premolari: Brackets edgewise standard 0.022×0.028 con slot verticale
  • Molari: Bande con doppia cannula (quella per il filo è 0.022×0.028 con 6° di offset)

Arcata mandibolare:

  • Incisivi: Brackets edgewise standard 0.018×0.025 con slot verticale
  • Canini: Brackets preangolari (5°) 0.022×0.028 con slot verticale e uncino distale
  • Premolari: Brackets edgewise standard 0.022×0.028 con slot verticale
  • Primi molari: Bande con doppio tubo convertibile (il tubo per il filo 0.022×0.028)
  • Secondi Molari: Bande con tubo singolo 0.022×0.028
  • Per facilitare ed aumentare la precisione nel posizionamento degli attacchi, questi sono corredati di un jig di posizionamento inserito nello slot orizzontale

LE ALTEZZE RISPETTIVE SONO:

Arcata superiore:

  • Incisivi Centrali: 4,5 mm
  • Incisivi Laterali: 4,0 mm
  • Canini Premolari: 4,5 mm
  • Molari: 4,0 mm

Arcata inferiore:

  • Incisivi centrali e laterali: 4,0 mm
  • Canini e premolari: 4,5 mm
  • Primi molari: 4,0 mm
  • Secondi molari: 3,5 mm

RETRAZIONE DEGLI INCISIVI SUPERIORI

Per arretrare gli incisivi mascellari, si stringono su di un filo 0.018×0.022 degli uncini tra gli incisivi laterali ed i canini e si usano meccaniche scorrevoli intra-arcata.
Questo movimento è reso possibile dal fatto che la parte di filo che deve scorrere nei brackets e nei tubi 0.022×0.028 è adeguatamente sottomisura e può muoversi con ragionevole libertà.
La forza indicata per la retrazione è circa 350-400 gr./lato e viene applicata per mezzo di una molla Sentalloy (super-elastica) da 300 gr., attivata tendendola per circa 15 mm., dai molari all’uncino sul filo.
Un punto importante da tenere presente è che il filo possa scorrere liberamente nei brackets posteriori e nei tubi. Per questa ragione è importante individuare e sostituire ogni elemento distorto.

Per mantenere la posizione dei denti posteriori (controllo dell’ancoraggio) viene impiegata una Trazione Extra Orale. In aggiunta, vengono adoperati elastici di II classe sui canini superiori (che sono in un rapporto di I Classe).
Se tutto viene posto correttamente, la retrazione degli incisivi dovrebbe avvenire nella quantità di almeno 1 mm/mese. Se non si verificano spostamenti (avendo escluso un eventuale grippaggio) generalmente ciò è causato da un livello di forza insufficiente. In queste condizioni, aumentare la forza determina generalmente i risultati attesi.
La forza di I classe così intensa, tesa dai molari agli incisivi, se non viene controbilanciata, provocherà la rotazione dei molari.

E’ importante perciò prevenire questa rotazione introducendo nel filo un “toe in” di 10° – 15° a livello dei molari. La piega viene generalmente costruita a partire da un punto posto distalmente al secondo premolare per permettere al filo di avere spazio sufficiente per scorrere senza impedimento durante la fase di arretramento.